Ristrutturazione edilizia e la giusta autorizzazione: come procedere

La corretta qualificazione del titolo edilizio. In altre parole: per un determinato intervento, come ad esempio la ristrutturazione edilizia, qual è il titolo abilitativo e/o autorizzazione da richiedere? Dire “ristrutturazione edilizia”, soprattutto nell’ambito residenziale, è poi dire tutto e nulla, in quanto gli interventi che si possono fare su una casa sono davvero molteplici e di diverso “peso”: dalla tinteggiatura alla riorganizzazione ex novo degli spazi interni!

Per rispondere a queste domande (e a molte altre), è uscito recentemente per le Edizioni Maggioli il manuale Procedure per le ristrutturazioni edilizie residenziali dell’arch. Alessandro Mezzina, progettista esperto e titolare del blog Ristrutturazionepratica.it. Abbiamo chiesto all’Autore di darci qualche consiglio. Ecco un alcune informazioni molto utili per orientarsi nella giungla delle autorizzazioni e dei permessi edilizi

Ristrutturazione edilizia: i segreti della Tabella A del Decreto SCIA 2

La maggior parte degli interventi edilizi che vengono effettuati per ristrutturare le case possono essere ricondotti alla procedura amministrativa della CILA, acronimo che significa “Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata”. Vi sono però altre tipologie di interventi, sempre nell’ambito della ristrutturazione edilizia, che, per caratteristiche, rientrano in altre tipologie di procedimenti più complessi.

Lo scopo è uno e molto semplice: inquadrare correttamente il giusto iter amministrativo da applicare in relazione ai lavori che saranno effettivamente eseguiti. Per non sbagliare, ci viene in aiuto una novità introdotta dal d.lgs. n. 222/2016 (meglio conosciuto come decreto SCIA 2): la Tabella A.

Questa tabella è una sorta di libretto di istruzioni per cittadini e tecnici in merito ai regimi amministrativi da applicare in funzione di determinate attività. Poiché il decreto SCIA 2 non riguarda la sola materia edilizia ma anche altri procedimenti amministrativi, la Tabella A comprende al suo interno attività molto eterogenee, tanto è vero che è suddivisa in 3 sezioni:

  • SEZIONE I – Attività commerciali e assimilabili
  • SEZIONE II – Edilizia
  • SEZIONE III – Ambiente

Ovviamente, parlando di ristrutturazioni edilizie, la sezione che ci interessa è la II.

Guida alla terminologia della Tabella A

La Tabella A individua i regimi amministrativi in relazione a delle precise attività. In questa sede è importante chiarire rapidamente che la terminologia usata all’interno della Tabella A del decreto SCIA 2 è leggermente diversa da quella “classica” a cui siamo abituati nel Testo Unico Edilizia (DPR 380/2001). Perché questa discrepanza? Il motivo è da ricercare in quanto abbiamo visto poco fa: il d.lgs. n. 222/2016 (decreto SCIA 2) si riferisce ad ambiti amministrativi più ampia rispetto alla sola edilizia, quindi il legislatore ha ritenuto per ragioni pratiche di adottare una sola terminologia che non sempre coincide con quella presente nel T.U. Edilizia.

Lo schema qui sotto, tratto dal volume Procedure per le ristrutturazioni edilizie residenziali consente un rapido e agevole paragone tra le due terminologie (il libro di Mezzina è pieno di questo genere di tabelle di sintesi che chiariscono molti aspetti relativi alle procedure edilizie sulle ristrutturazioni, n.d.r.).

TERMINOLOGIA TABELLA A (DECRETO SCIA 2) TERMINOLOGIA D.P.R. 380/2001
CILA CILA
SCIA SCIA
SCIA unica SCIA con presentazione contemporanea di altre comunicazioni o richieste di autorizzazione (cfr. art. 23-bis del T.U.E.)
Autorizzazione Permesso di Costruire

L’unica differenza sostanziale è l’utilizzo del termine “Autorizzazione” al posto di “Permesso di Costruire”. Naturalmente nel caso di altre autorizzazioni legate al settore edilizio, come ad esempio l’autorizzazione paesaggistica , il termine utilizzato dalla Tabella A rimane Autorizzazione.

 

Fonte: www.ediltecnico.it